In alcuni individui, sia per la particolare conformazione del condotto uditivo, sia per manovre inappropriate di pulizia, il cerume si può accumulare determinando un vero e proprio “tappo” che può occludere completamente il condotto uditivo e può addossarsi alla membrana del timpano determinando alterazione della capacità uditiva, sensazione di orecchio chiuso, prurito e acufeni.
I primi sintomi che indicano la formazione del tappo di cerume sono legati al calo uditivo con sensazione di “orecchio chiuso”, autofonia (sentire la propria voce rimbombare) e rumori all’interno dell’orecchio. In condizioni particolari, il tappo di cerume può favorire l’instaurarsi di fenomeni infiammatori (otiti) che si associano alla già fastidiosa sensazione di orecchio chiuso. Vediamo dunque quali pratiche esistono per la pulizia delle orecchie.
L'irrigazione, comunemente conosciuta come lavaggio, è un metodo sicuro ed efficace per rimuovere il cerume; viene utilizzata acqua tiepida (36° - 37°) o una miscela composta da 50% acqua e 50% di acqua ossigenata (perossido di idrogeno). Attraverso una grossa siringa di almeno 100 ml, dotata di uno speciale beccuccio, si procede all’irrigazione del condotto uditivo avendo l’accortezza di dosare la pressione di irrigazione.
La corretta manovra prevede di tirare leggermente il padiglione auricolare verso l’alto e posteriormente per facilitare l'entrata dell'acqua nel condotto uditivo. Il beccuccio della siringa deve essere posizionato nella parte superiore del condotto per dirigere l’acqua posteriormente al cerume e facilitare così l’espulsione. Alla fine, si inclina il capo per favorire la fuoriuscita di acqua e si asciuga l’orecchio con un panno morbido. Il lavaggio non può essere effettuato in caso di perforazioni della membrana timpanica o presenza di infiammazione dell’orecchio.
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