L'otite è spesso indicata come l'infiammazione dell'orecchio. L’otite può svilupparsi a partire da raffreddore o infezioni alla gola e colpisce soprattutto i bambini. Ci sono diverse forme di otite, a seconda di dove si verifica dentro e intorno all'orecchio.
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L’otite è un’infezione dell’orecchio che può avere origine virale o batterica e decorso cronico o acuto. Spesso si verifica a seguito o in concomitanza a un raffreddore o a un’infezione alla gola.
L'otite è un'infezione che avviene comunemente nell'orecchio medio ed è quindi conosciuta come Otite Media. Tuttavia, può anche formarsi nel condotto uditivo esterno (Otite Esterna) e nel profondo dell'orecchio (Labirintite).
L'infiammazione provoca un rossore o gonfiore alla parte interessata dell'orecchio che può causare mal di orecchio e febbre. I sintomi di otite tendono a diminuire dopo pochi giorni, ma se non dovesse essere così è importante consultare un medico.
I diversi tipi di otite
L'otite media è riconoscibile dalla presenza di liquido (con o senza pus), chiamato essudato e prodotto dall'infiammazione nella cavità dell'orecchio medio, situato proprio dietro il timpano. Si verifica quando la tromba di Eustachio viene bloccata per vari motivi. La funzione della tromba è di drenare il fluido prodotto nell'orecchio medio, quindi quando è intasata, è possibile che questo fluido si accumuli e si possa verificare un'infezione.
È uno dei problemi uditivi più frequenti durante l'infanzia e uno dei principali motivi di consulto con il pediatra. Sia di origine virale o batterica, la persistenza di questo problema per diversi mesi può portare alla perdita dell'udito nei bambini. Il sintomo principale è la presenza di dolore all'orecchio, accompagnato o no dalla suppurazione. Questi casi possono essere accompagnati da altri sintomi come febbre, sensazione di disagio generale e irritabilità.
Esistono semplici azioni quotidiane per prevenire le infezioni alle orecchie:
Sarà il pediatra che potrà diagnosticare con certezza l’otite. Grazie all’utilizzo dell’otoscopio o del microscopio, valuterà attentamente lo stato di salute del timpano, che generalmente, in caso di otite, appare rosso ed infiammato.
I bambini, soprattutto in età prescolare, risultano essere i più colpiti. Le ragioni sono soprattutto di natura anatomica. Nei più piccoli la tuba di Eustachio, il canale che collega le cavità nasali all’orecchio, è più stretta e corta e in posizione orizzontale. Ciò facilita il passaggio di virus e batteri nella tuba stessa e nell’orecchio medio. Una volta raggiunto quest’ultimo, virus e batteri favoriscono la produzione di pus che riempie la cavità e preme sulla membrana timpanica, provocando forte dolore.
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In seguito ad un’adeguata valutazione della membrana timpanica e dell’orecchio medio in generale, il pediatra stabilirà la terapia più appropriata, che di solito varia in base all’età del bambino. Se il piccolo ha meno di un anno, si procede tendenzialmente con l’immediata prescrizione dell’antibiotico. Diversamente, si adotta la strategia della vigile attesa: si aspetta un paio di giorni per valutare come evolve la situazione e , solo se le condizioni di salute del piccolo non sono migliorate, si procede con l’assunzione dell’antibiotico.
Tra i rimedi più semplici che si possono adottare per curare e addirittura prevenire l’otite vi sono i lavaggi nasali, da effettuare con comuni soluzioni fisiologiche; in aggiunta si può far dormire il bimbo su un cuscino alto, in modo da esercitare una minor pressione sul timpano. In caso di otite siero-mucosa l’otorinolaringoiatra punta per lo più su medicamenti espettoranti in combinazione con gocce nasali decongestionanti. Se l’otite siero-mucosa è di origine batterica possono essere opportuni anche antibiotici e antidolorifici. Un’infiammazione acuta del condotto uditivo viene trattata con la pulizia del condotto effettuata da un otorinolaringoiatra e con gocce antinfiammatorie per le orecchie. In molti casi una lesione lieve del timpano guarisce spontaneamente. Se la lesione è grave, può rendersi necessario intervenire chirurgicamente. I corpi estranei nell’orecchio devono essere rimossi professionalmente da un medico, così da garantire che non penetrino per errore ancora più profondamente nel condotto.
Al contrario dell’otite acuta, l’otite media cronica causa dolori poco pungenti, è tuttavia molto più pericolosa. Nella forma cronica le mucose dell’orecchio medio continuano a infiammarsi e restano infiammate a lungo. Ne può essere indice una secrezione continua dall’orecchio (otorrea) e spesso anche un peggioramento della capacità uditiva. In presenza di un’otite media cronica spesso è necessario un intervento operatorio per prevenire un danno permanente dell’udito. È inoltre necessario evitare quanto più possibile che penetri acqua nell’orecchio.
Si può diagnosticare attraverso un’otoscopia ed eventualmente altri esami, una diagnosi precoce è fondamentale per poter lenire quanto più rapidamente possibile il dolore.