Come difendersi dai pollini per godere al meglio dell'arrivo della primavera: convivere con le allergie non è una missione impossibile.
Lacrimazione, starnuti, tosse secca, prurito sono i sintomi tipici di un comune malessere di primavera: le allergie causate dai pollini. Durante la stagione in arrivo, la concentrazione aerea dei pollini, microspore prodotte da piante e fiori, raggiunge i livelli massimi annuali; muovendosi in forma di nubi, i pollini si diffondono nell’atmosfera, depositandosi praticamente ovunque.
Una percentuale importante della popolazione italiana, per l’Organizzazione Mondiale della Sanità si attesterebbe intorno al 20%, tra cui, secondo le stime un milione e mezzo sono bambini e ragazzi, non riesce quindi a beneficiare delle temperature miti e delle maggiori ore di insolazione: due condizioni che rappresentano un invito a trascorrere più tempo all’aria aperta. Come difendersi? Niente paura: nonostante i malesseri, convivere con le allergie primaverili non è una missione impossibile.
Le allergie come la febbre da fieno e le allergie ai pollini tendono ad aumentare durante i mesi estivi a causa di un aumento dei livelli di polline e questo notoriamente può causare problemi di udito. I nostri corpi trattano il polline come una sostanza nociva e quindi tentano di difendersi rilasciando una sostanza chimica chiamata istamina. Una volta rilasciata, può provocare l'infiammazione del rivestimento della membrana della nostra tromba di Eustachio. Un'infiammazione della tromba di Eustachio può provocare uno squilibrio di pressione, creando la sensazione di avere le orecchie tappate. I principali problemi di udito causati dall'allergia sono:
La febbre da fieno è un'allergia comune di cui soffrono molte persone. I sintomi più comuni della febbre da fieno sono starnuti e congestione, con conseguente accumulo eccessivo di muco nell'orecchio medio. Questo può impedire alle onde sonore di far vibrare le piccole ossa all'interno dell'orecchio medio che ti aiutano a sentire chiaramente i suoni. Pertanto, può verificarsi una perdita temporanea dell'udito come conseguenza della febbre da fieno. Un eccessivo accumulo di muco può anche impedire il corretto drenaggio della tromba di Eustachio, causando una maggiore pressione alle orecchie.
Una perdita temporanea dell'udito causata da allergie ai pollini è in genere comune nei bambini, che sono più suscettibili alle infezioni dell'orecchio perché hanno una tromba di Eustachio più corta, il che rende più facile l'accumulo di muco. Se tu o il tuo bambino soffrite di febbre da fieno o altre allergie, dovreste prestare particolare attenzione ai seguenti sintomi:
È importante consultare un medico se i sintomi si ripresentano dopo che le reazioni allergiche sono passate.
Ci sono alcuni rimedi casalinghi che possono aiutare ad alleviare i sintomi della febbre da fieno o di un'allergia ai pollini. I problemi stagionali vanno e vengono, qualsiasi perdita dell'udito causata da febbre da fieno, congestione o allergia ai pollini si risolverà da sola dopo un po'. Tuttavia, se ritieni di essere alle prese con i sintomi, ecco alcuni trattamenti utili da provare:
Questo tipo di perdita dell'udito è a breve termine e di solito si risolve da sola una volta che la febbre da fieno e l'allergia ai pollini si sono attenuate. Se ritieni di riscontrare dei cambiamenti nell'udito, è importante consultare un professionista dell'udito. Prenota un appuntamento presso una delle nostre filiali, i nostri esperti saranno pronti ad accoglierti!
Le vie respiratorie e le mucose oculari sono messe a dura prova dalle allergie primaverili. Come noto, i principali responsabili sono i pollini nell’aria: proprio per questo conoscere i periodi più a rischio è il primo modo per proteggersi, nel rispetto delle abitudini e dello stile di vita. I calendari pollinici sono uno strumento pratico e di facile lettura; consentono di tenere d’occhio il periodo di fioritura delle piante a cui si è allergici. Ecco le casistiche legate alle manifestazioni allergiche più frequenti:
Chi si è già misurato con i disturbi da allergia primaverile conosce alcune buone pratiche da mettere in campo e, se il medico di base o lo specialista lo ha ritenuto opportuno, avrà cura di seguire, prima dell’inizio della stagione pollinica, una terapia per contrastare gli allergeni.
Ci sono poi altri suggerimenti pratici per contrastare o ridurre gli effetti sgradevoli della presenza dei pollini dell’aria: tenerli a mente contribuisce a vivere meglio il periodo del potenziale contagio. A tavola, ad esempio, è preferibile limitare il consumo di fragole e frutti di mare; durante gli spostamenti è raccomandato tenere abbassati i finestrini su tutti i mezzi di trasporto.
La pulizia, personale e domestica, andrebbe intensificata: durante la doccia quotidiana, andrebbero sempre lavati anche capelli, mentre in casa le finestre dovrebbero restare chiuse nelle ore centrali della giornata, quando si registrano i picchi di concentrazione pollinica. Attenzione anche all’igiene dei pavimenti e di tutti gli arredi tessili (come tende, tappeti, moquette, etc), avendo cura di limitare l’uso dell’aspirapolvere, responsabile della diffusione in aria di particelle allergizzanti.
Infine, sono da evitare le gite nelle aree rurali, la permanenza prolungata alle altitudini intermedie (tra 600 e 1000 metri), le uscite nelle giornate secche e ventose o in seguito ad un temporale: i granuli pollinici, spezzati dall’acqua piovana, riescono intatti a penetrare con più facilità nelle vie aree.