Diversi studi hanno evidenziato una stretta relazione tra mal di testa e acufeni. Da questi studi è emerso che le persone che soffrono di mal di testa hanno un elevato rischio di sviluppare calo dell'udito, acufene e sordità improvvisa rispetto a quelle che non ne soffrono. Come mai questa correlazione?
L'acufene, noto anche come "tinnito", è la percezione di un suono (fischio, ronzio, sibilo ecc.) avvertito in uno o entrambe le orecchie in assenza di una sorgente sonora esterna che lo produce. Le cause che possono far insorgere questo disturbo possono essere legate sia a fattori interni (cerume, otiti, corpi estranei, malattia di Meniere, otosclerosi, ecc) sia esterni (esposizione a rumori molto forti, traumi ecc).
Molti studi hanno evidenziato che c'è una relazione tra acufene e mal di testa, in particolare con l'emicrania: essa, infatti, aumenterebbe il rischio di acufene, di calo uditivo e sordità improvvisa. Anche i traumi a carico della testa o del collo possono essere responsabili di acufeni.
L'emicrania è un tipo di mal di testa recidivante: il 12% circa della popolazione mondiale ne soffre, in particolare le donne. È caratterizzata da mal di testa ricorrenti, variabili da 4 a 72 ore, pulsanti, molto forti, associati a nausea, vomito, disturbo per luce e rumori che si aggravano con lo sforzo fisico. In Italia ne soffrono circa 8 milioni di persone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inquadrata come la seconda patologia più disabilitante per il genere umano e la terza più frequente.
Esistono principalmente due tipi di emicrania: con o senza aura.
L’aura è l’insieme dei disturbi visivi (lampi di luce, visione deformata degli oggetti), psichici (stato d'ansia), motori e/o neurologici (formicolii al braccio o alla gamba, disturbo della parola, rigidità nucale) che possono precedere l’insorgenza dell’emicrania. Alla cessazione dei sintomi che costituiscono l’aura inizia l’emicrania, che si accompagna generalmente a nausea, vomito, fotofobia e fonofobia.
L'emicrania senz'aura è quella in cui, invece, si avverte soltanto il dolore alla testa.
Molti studi hanno evidenziato che chi soffre di emicrania ha un'alta probabilità di sviluppare ipoacusia o acufeni. La causa primaria potrebbe essere una circolazione sanguigna non perfetta. Infatti, all’origine dell’emicrania sembrerebbe esserci una particolare alterazione dei vasi sanguigni cerebrali caratterizzata da spasmo rapido dei vasi encefalici seguito da una prolungata vasodilatazione.
Se ciò accade, da un lato possono manifestarsi tutti i sintomi tipici dell'emicrania, dall'altro può risentirne anche l'apparato uditivo. Infatti, è molto sensibile a variazioni del calibro dei vasi arteriosi e necessita di una buona circolazione per poter funzionare perfettamente.
Oltre a quelle già descritte, la comparsa di acufene può derivare da:
Le cause dell'acufene sono diverse da persona a persona e, per questo, non esiste un approccio terapeutico unico. Tuttavia, è possibile intraprendere una terapia farmacologica specifica che prevede, ad esempio, l'utilizzo di farmaci vasodilatatori, antistaminici e ansiolotici. Le terapie fisiche sono utili quando la causa dell'acufene è da ricondursi all'apparato muscolo - scheletrico. L'utilizzo di bite è necessario nelle disfunzioni dell'articolazione temporomandibolare. L'utilizzo di apparecchi acustici è un trattamento molto efficace quando l'acufene è associato a calo uditivo.
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