La sordità congenita è una forma ereditaria di sordità infantile le cui origini genetiche sono ancora oscure. Essa interessa uno-due bambini su circa mille nascite, manifestandosi in modo diverso a seconda del grado, da lieve a profonda, e del tipo: trasmissiva, se si caratterizza per un’alterazione del trasferimento meccanico del suono, o neurosensoriale, quando ad essere interessate sono le vie nervose. Talvolta le sue cause sono riconducibili ad un gruppo di agenti infettivi, meglio conosciuto come complesso Torch (toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, herpes virus) contratti dalla madre durante la gravidanza. Spesso, anche una diminuzione del livello di ossigeno durante il parto può sfociare in una sordità congenita.
La diagnosi precoce di un’eventuale sordità congenita consente di intervenire tempestivamente, con soluzioni acustiche personalizzate, in una fase in cui il cervello è perfettamente in grado di apprendere il linguaggio. La valutazione delle otoemissioni è l’esame su cui si fonda lo screening neonatale. Grazie all’utilizzo di un piccolo apparecchio, dotato di un microfono sonda, si registrano i suoni generati dalla coclea in risposta agli stimoli sonori esterni. Se tale valutazione dovesse rilevare una probabile sordità congenita, sarà opportuno procedere con l’esame audiometrico comportamentale, fondato sull’interattività che il piccolo manifesta nei confronti degli oggetti che lo circondano. Esso valuta se gli stimoli sonori, prodotti da un apposito apparecchio audiometrico, sono in grado di provocare una risposta da parte del bambino sotto forma di movimenti o riflessi, quali il pianto o il risveglio.
In caso di sordità congenita, già tra i 4 e i 12 mesi è possibile favorire il recupero della capacità d’ascolto del piccolo attraverso l’utilizzo di apposite soluzioni acustiche, o il ricorso a tecnologie a stimolazione elettrica, quali l’impianto cocleare. In questi casiè sempre necessaria la terapia logopedica,che accompagna ed imposta l’apprendimento del linguaggio.
Spesso la sordità non è congenita, bensì si manifesta nei primi anni di vita del bambino: in questi casi di parla di sordità acquisita, le cui cause sono principalmente:
La caratteristica in comune di queste infezioni è avere effetti secondari anche sull'udito, dunque la possibilità di generare ipoacusia. La sordità acquisita può essere anche scatenata da un'infezione non curata o curata nel modo sbagliato, oppure a causa dell'assunzione di farmaci ototossici.