Gli apparecchi acustici sono un nostro alleato giorno dopo giorno. Ma quanto dura un apparecchio acustico? In realtà, se ben tenuto, anni. Pulire gli apparecchi acustici giornalmente, sostituire le componenti danneggiate, usurate o semplicemente scariche, eseguire pulizie professionali periodiche e avere qualche accuratezza nel proteggerli aiutano a prolungare il loro ciclo vitale.
Sporco, caldo, umidità e acqua sono tutti in qualche modo nemici degli apparecchi acustici quindi, per mantenerli in buona salute e per aumentare la loro durata, si devono mettere in atto alcuni accorgimenti giornalieri.
Soprattutto d’estate, gli apparecchi acustici possono essere danneggiati da acqua e calore. Se il prodotto è resistente all’acqua, si deve sempre asciugare con cura dopo il bagno. Se, invece, il prodotto non è waterproof, si deve tenere ben lontano da eventuali gocce d'acqua.
Cosa fare se l’apparecchio si bagna in caso di pioggia improvvisa, temporale estivo o se viene toccato da una mano bagnata? Lo si rimuove immediatamente (o non appena possibile), si spegne, si toglie la batteria e la si asciuga con un panno pulito, scuotendolo delicatamente per fare uscire eventuali gocce che si sono infiltrate. Infine, si può lasciare per qualche ora su un foglio di carta o su una superficie con lo scompartimento delle batterie aperto.
Per quanto riguarda il caldo, non lasciate mai sotto al sole il vostro apparecchio, in quanto temperature elevate e raggi solari potrebbero sciogliere la scocca esterna del supporto. È da evitare anche il contatto con creme solari, cosmetici o prodotti spray perché le sostanze contenute potrebbero danneggiarlo.
L’umidità, invece, è un nemico invisibile perché può essere difficile da percepire. Soprattutto d’estate, passando da ambienti caldi ad ambienti climatizzati, la percentuale di umidità nell’atmosfera si alza e, di conseguenza, anche il sudore presente sulla nostra pelle può aumentare la presenza di sporco sui nostri supporti uditivi. La protezione dell’apparecchio acustico dall’umidità è abbastanza semplice: quando non sono utilizzati, bisogna conservare gli apparecchi in un ambiente fresco e asciutto (ad esempio, non in bagno), ma anche usare prodotti specifici per la deumidificazione e l’essiccazione dell’apparecchio, come capsule disidratanti, oppure le apposite scatoline di deumidificazione.
Togliere l’apparecchio acustico prima di andare a letto è una buona pratica per l’orecchio, ma anche per l’apparecchio stesso. In primis, perché appoggiando l’orecchio sul cuscino, potrebbe fischiare o ci si potrebbe fare del male; poi, per evitare il consumo della batteria quando non si sta effettivamente usando il dispositivo (su questo punto: ricordate di spegnere sempre il supporto una volta tolto). E dove lasciarlo una volta rimosso? Ovviamente, non nel primo posto che capita, ma nell'apposita custodia per apparecchi acustici. Può essere d’aiuto creare una piccola routine di pochi passi da ripercorrere ogni sera per avere cura del proprio apparecchio. Ad esempio: rimuovere l’apparecchio, spegnerlo, aprire, eventualmente, lo sportellino della batteria per far asciugare i componenti interni e inserirlo nella custodia in modo corretto.
Probabilmente, nei primi tempi di utilizzo dei supporti uditivi, sarà capitato a tutti di chiedersi chiedersi quando è meglio cambiare le batterie per apparecchi acustici. In realtà, la risposta è abbastanza semplice: quando si inizia a percepire che l’apparecchio è meno efficiente o il suono è di qualità inferiore, oppure, quando si inizia a percepire un suono distorto. Come sarà chiaro, le batterie permettono all’apparecchio di funzionare, ma non sono le uniche componenti da tenere sott’occhio per aumentare la durata degli apparecchi acustici. Filtri e cupole sono altre componenti da considerare e da sostituire dopo un periodo di utilizzo.
Le cupole per apparecchi acustici proteggono il ricevitore e favoriscono una migliore qualità del suono, riducendo la dispersione sonora. Dunque, garantiscono l’igiene del supporto uditivo ma vanno ciclicamente sostituite: non si possono pulire, una volta danneggiate o sporche è meglio cambiarle, per evitare che gli altri componenti si lesionino irreparabilmente. L’operazione è abbastanza semplice e veloce e si può fare in autonomia.
I filtri per apparecchi acustici, invece, servono per proteggerli da cerume, grasso della pelle, polvere e sporcizia di vario tipo. Inoltre, evitano che i detriti intasino l’interno del supporto uditivo ma, con l’utilizzo, tendono ad accumulare detriti che impediscono il corretto funzionamento e vanno, dunque, sostituiti. Per una manutenzione ordinaria, basta pulire i filtri: questo li farà durare più a lungo, mantenendoli anche più efficienti. Dopo un certo periodo di tempo, però, anche con una manutenzione ordinaria accurata, il filtro deve essere sostituito: si può cambiare in autonomia con l’apposito strumento fornito al momento dell’acquisto, facendo sempre attenzione a non danneggiare l’apparecchio.
La pulizia degli apparecchi acustici è un altro elemento fondamentale per allungarne la vita. Gli strumenti necessari sono pochi: bastano un panno morbido, uno spray, delle salviettine detergenti e delle pastiglie deumidificanti per togliere il cerume e mantenere i filtri puliti. In molti casi, se l’apparecchio non funziona, è proprio a causa di un filtro intasato, quindi, è bene fare attenzione a questo aspetto.
Il cerume ha una funzione protettiva e antibatterica del condotto uditivo esterno, per questo, è perfettamente nella norma che ci sia. Tuttavia, il cerume può accumularsi nell’apertura dell’apparecchio provocando distorsioni sonore o fischi fastidiosi. Se l’apparecchio resta a contatto con il cerume troppo a lungo, può anche subire dei danni.
Come pulire gli apparecchi acustici? Una buona routine per una manutenzione ordinaria consiste nel pulire gli apparecchi prima di andare a letto, per fare in modo che prendano aria ed essere indossati, poi, l’indomani mattina; nel pulirli solo con gli strumenti e le sostanze apposite (in generale, un panno morbido e asciutto, oltre a quelli già citati sopra) e nell'aprire lo sportellino della batteria per far circolare l’aria anche all’interno.
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Una buona routine quotidiana è la base di partenza per prendersi cura dei propri supporti uditivi; tuttavia, non può sostituire in toto la pulizia professionale. Nel lungo periodo, infatti, per la pulizia degli apparecchi acustici, è importante rivolgersi al proprio audioprotesista di fiducia che, grazie ad una pulizia approfondita e mirata, si occuperà di eliminare ogni traccia di sporco dall’apparecchio, comprese quelle che si sono depositate sulle componenti più delicate, come microfoni o ricevitori, garantendo una migliore qualità dell’udito.
Anche se si indossano degli apparecchi acustici, è importante effettuare un controllo dell’udito periodico per verificare che non ci siano eventuali peggioramenti del disturbo e, soprattutto, per controllare che l’apparecchio utilizzato sia effettivamente in buono stato e sia adatto al nostro deficit uditivo. Il controllo dell’udito e dell’apparecchio acustico, se effettuato periodicamente, è il primo passo per continuare a sentire bene. Gli apparecchi acustici migliorano la qualità della vita, il nostro rapporto con il mondo che ci circonda, le relazioni sociali e la nostra serenità, per questo dobbiamo prendercene cura.