Praticare sport fa bene alla salute ed è una buona abitudine che sta alla base di uno stile di vita sano. Chi soffre di ipoacusia può allenarsi come tutti gli altri? La risposta non solo è che può, ma deve! Ci sono infatti numerosi studi che dimostrano che fare sport fa bene all’udito. Chi indossa gli apparecchi acustici ha anche la necessità, durante l'attività sportiva, di prestare una maggiore attenzione per evitare perdite o danneggiamenti degli apparecchi. In questo articolo cercheremo di capire quale correlazione esiste tra sport e udito, come praticare attività fisica nonostante i problemi uditivi e come proteggere i propri apparecchi durante l’allenamento, così da godere appieno dei benefici apportati dall’attività sportiva.
Abbiamo già parlato di come le malattie cardiache influiscono sull’udito e di quanto i cardiopatici siano considerati categorie a rischio ipoacusia; ma qual è la causa di questo rischio? Il motivo è legato al fatto che un possibile deficit vascolare non permette un corretto afflusso di sangue al sistema uditivo e, di conseguenza, può far insorgere un danno uditivo o aggravare un problema uditivo già esistente. Proprio come i fumatori, anche i cardiopatici hanno maggiori probabilità di sviluppare deficit uditivi, perciò è necessario prevenire l’insorgenza di problemi al cuore attraverso una costante attività fisica. Questa regola vale per tutti, ma ancor di più è una buona abitudine vivamente consigliata a chi ha problemi di udito, dato che una regolare attività sportiva fa bene alla salute dell’udito.
Chi pratica sport di squadra lo sa bene: durante una gara o un allenamento, si predilige utilizzare la comunicazione non verbale per trasmettere messaggi ai propri compagni. Questo perché spesso i campi da gioco sono grandi e rumorosi, i giocatori sono distanti tra loro o semplicemente per trovare un codice comunicativo segreto attraverso cui condividere tattiche di gioco. In tal senso una persona con problemi di udito può essere un grande valore aggiunto in una squadra, in quanto nessuno più di lui è esperto nella comunicazione non verbale e nella lettura labiale..
Ecco allora alcuni consigli per praticare sport nonostante l’ipoacusia, anzi in alcuni casi traendo vantaggio da questa condizione:
Alcuni modelli di apparecchi acustici si prestano più di altri ad essere utilizzati durante le attività sportive. Gli apparecchi acustici retroauricolari (BTE) sono i meno indicati durante lo sport perché sono posizionati dietro all’orecchio, tendono a subire maggiormente gli effetti negativi del sudore o della pioggia e sono più esposti a urti e cadute accidentali. Gli apparecchi acustici da inserire nel canale uditivo (IIC – CIC e ITC) sono i migliori per praticare sport, perché si adattano perfettamente all’interno del condotto uditivo e sono più protetti dagli agenti atmosferici come vento e pioggia.
Qualunque sia il modello scelto, è innegabile che chi pratica attività sportive deve prestare una maggiore attenzione alla cura del proprio apparecchio acustico. Questo perché i movimenti bruschi del corpo, il sudore e gli agenti atmosferici possono danneggiare gli apparecchi e richiedere una manutenzione frequente o addirittura una sostituzione. Ecco allora alcuni consigli per proteggere l’apparecchio acustico se si pratica sport:
Pulire gli apparecchi acustici frequentemente con appositi prodotti, perché durante lo sport è più facile che si sporchino con terra, acqua, sudore.