Problemi di cuore e perdita udito: correlazioni e prevenzione

Ultimo aggiornamento 14 ottobre 2021

Lo sapevi che un cuore in salute può essere la chiave per un buon udito? Secondo recenti studi esiste una correlazione tra malattie cardiache e perdita dell’udito, tale per cui le persone con patologie cardiovascolari sono considerate categorie a rischio di ipoacusia. In questo articolo cercheremo di spiegarvi le cause di questa particolare relazione tra le due patologie e come prevenire l’insorgenza di entrambe le problematiche.

Correlazione tra sordità e problemi di cuore

Mantenere in salute il cuore, le arterie e le vene può contribuire ad avere un udito migliore. Numerose ricerche hanno dimostrato che la compromissione dell’apparato cardiovascolare può danneggiare il sistema uditivo periferico e centrale. Una riduzione dell’irrorazione sanguigna a livello di alcuni organi o tessuti altera il normale metabolismo e la normale funzionalità dell’organo producendo dei danni che possono essere transitori o persistenti.

I fattori di rischio per il cuore sono di due tipologie: modificabili e non modificabili. Entrambi concorrono alla possibile insorgenza di malattie come l’infarto o l’ictus. I fattori di rischio non modificabili sono quelli sui quali non si può agire direttamente, ma il cui effetto può essere attenuato grazie a buoni comportamenti e misure di prevenzione tra questi ricordiamo:

  • l’età (Il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare è senz’altro correlato all’età),
  • il sesso (infarto e aterosclerosi sono più comuni negli uomini rispetto alle donne),
  • la familiarità,
  • la menopausa (con la menopausa il rischio di infarto è pari a quello degli uomini).

I fattori di rischio modificabili sono invece quei fattori su cui lo stile di vita e l’ambiente possono influire direttamente, sia in senso positivo che negativo ovvero:

  • Ipertensione arteriosa,
  • Ipercolesterolemia,
  • Diabete,
  • Obesità,
  • Sedentarietà,
  • Fumo,
  • Eccesso di alcool,
  • Stress.

Ad aumentare l’esposizione al rischio cardiovascolare non è comunque la presenza di un singolo fattore come colesterolo alto, ipertensione, obesità o diabete, ma la loro contemporanea presenza.

Analizziamo le diverse patologie

L’ipertensione può causare insufficienza renale, danneggiare la vista, creare delle disfunzioni sul sistema vestibolare (idrope endolinfatico) con conseguenti vertigini e ipoacusia.

L'aterosclerosi delle arterie carotidi e vertebrali può essere asintomatica o manifestarsi con sintomi neurologici tipici, inclusi disturbi motori e sensoriali, nonché disturbi della vista e della parola. Tuttavia, sono abbastanza comuni anche sintomi discreti e non specifici di ischemia, inclusi mal di testa e vertigini, acufeni e perdita dell'udito.

L’ipercolesterolemia (eccesso di colesterolo nel sangue) dovuta ad una alimentazione ricca di grassi animali (es. carne, burro, salumi, formaggi, tuorlo d’uovo) può essere molto dannosa per cuore, arterie e cervello. Il deposito di colesterolo a livello delle pareti dei vasi sanguigni, causa un restringimento che ostacola il fisiologico passaggio del sangue ai diversi organi. Se sono colpite le coronarie (le arterie del cuore), il rischio di un infarto del miocardio è molto elevato. Per alcune forme di sordità improvvisa monolaterale si suppone che la causa sia dovuta ad un blocco della circolazione arteriosa cocleare con danno alle cellule acustiche.

Un’alimentazione troppo ricca di zuccheri, l’obesità, la familiarità e la sedentarietà sono la causa dell’insorgenza del diabete. Il diabete è una malattia importante, che provoca complicanze vascolari in tutti i distretti: arterie coronarie, carotidi, arti inferiori, alle arterie dell’occhio, del rene e del sistema nervoso periferico e dell’orecchio. In uno studio che ha coinvolto oltre 250.000 partecipanti è stato dimostrato che chi è affetto da diabete ha un rischio moderatamente aumentato di futura perdita dell'udito. L’eccesso di peso è l'anticamera di parecchi fattori di rischio per le patologie cardiache, come colesterolo alto, ipertensione e diabete. I chili di troppo fanno lavorare eccessivamente il cuore anche per svolgere le funzioni normali.

Il fumo rappresenta un importantissimo fattore di rischio cardiovascolare soprattutto nelle fasce giovanili, oltre all’insorgenza di tumori come quello polmonare. Il fumo riduce la quantità di ossigeno che arriva al cuore e danneggia le arterie favorendo la vasocostrizione. La riduzione del flusso attraverso le arterie carotidi causa problemi nell'organo dell'udito; sono riportate anomalie soprattutto nell'audiometria, negli esami dei riflessi del muscolo stapedio e dei potenziali evocati uditivi del tronco cerebrale, che dimostrano la presenza di un danno uditivo ricettivo cocleare-extracocleare. 

I ricercatori hanno inoltre rilevato una correlazione tra certe configurazioni audiometriche e i disturbi arteriosi. La perdita della percezione di frequenze basse, identificata da una curva audiometrica detta a inclinazione inversa, può suggerire la presenza di una malattia cardiovascolare che merita un’attenta valutazione specialistica.

Che cos’è l’acufene pulsante

La dimostrazione che cuore e udito sono fortemente correlati viene fornita dall’esistenza di un particolare tipo di acufene, detto pulsante. A differenza degli altri rumori tipici di questa patologia, questo tipo di tinnito consiste nella percezione oggettiva di sentire il battito cardiaco nelle orecchie. Questo disturbo dell’udito è causato da un’alterazione del flusso sanguigno a livello vascolare associato o meno a ipertensione arteriosa.

Nella gran parte dei casi si tratta di un disturbo passeggero e non patologico tuttavia, qualora dovesse diventare cronico, è opportuno rivolgersi allo specialista per individuare le cause effettive. La diagnosi, oltre all’esame audiometrico, si può avvalere di indagini come la risonanza magnetica, la TC e il doppler dei tronchi sopraortici. La cura dipende ovviamente dall’identificazione della causa scatenante e dal suo conseguente trattamento.

Come evitare malattie cardiache e problemi di udito

Uno stile di vita attivo può migliorare la salute cardiovascolare e incrementare la circolazione del sangue alle orecchie. Secondo lo studio dell’American Journal of Medicine, una regolare attività fisica può davvero diminuire i rischi di perdita dell’udito. L’American Heart Association consiglia inoltre di seguire una dieta salutare e di mantenere la pressione sanguigna a un livello adeguato.
Mantieni il tuo cuore e il tuo udito in salute e controllali durante gli esami medici di routine. Gli individui a rischio di sviluppare disturbi cardiaci e coloro a cui sono già stati diagnosticati devono fare particolare attenzione al proprio udito.

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