Le vertigini si manifestano con una sensazione di movimento o rotazione del proprio corpo o dell’ambiente circostante. La vertigine viene suddivisa in:
Questo sintomo può essere causato da problemi nell'apparato vestibolare dell'orecchio interno (vertigini periferiche) o da disturbi cerebrali (vertigini centrali).
La forma più comune di vertigini è la vertigine parossistica posizionale (VPP), seguita dalla malattia di Ménière. Spesso, alle vertigini si associano nausea, vomito, instabilità, movimenti oculari rapidi, sudorazione e/o perdita dell'udito. Per trattare efficacemente le vertigini è essenziale identificare con precisione le cause che le hanno scatenate.
Uno dei momenti più importanti della visita del paziente con vertigini è l'esame otoneurologico con un'accurata raccolta della storia clinica (anamnesi), momento fondamentale per la diagnosi, a cui faranno seguito una serie di accertamenti clinico-strumentali atti a definire, con esattezza, le cause di vertigine e il percorso terapeutico-riabilitativo.
L'esame clinico permette di esaminare la funzione del sistema vestibolare e include:
Necessario, in alcuni casi, è l'esame dell'udito (es. sospetto di Malattia di Ménière) e una valutazione medica generale o neurologica. Possono concludere la diagnosi, indagini radiologiche quali TC o RM.
Le classi di farmaci che per la loro ototossicità possono essere causa di vertigine sono:
Anche alcune sostanze chimiche come il piombo, il mercurio e i solventi organici, possono causare ototossicità e vertigini. Il danno può essere limitato solo al sistema vestibolare, con solo vertigini, oppure può interessare anche il sistema uditivo con sordità che può essere temporanea o permanente.
I principi attivi comuni presenti nei farmaci antiepilettici includono:
Alcuni di questi farmaci, da soli o in associazione, sono utilizzati non solo nella terapia delle diverse forme di epilessia, ma anche nel trattamento del dolore neuropatico, nevralgia post-erpetica e fibromialgia.
Gli antipertensivi sono farmaci utilizzati per trattare l'ipertensione, ossia la pressione sanguigna elevata.
Questi farmaci agiscono in diversi modi per ridurre la pressione sanguigna e prevenire complicazioni associate all'ipertensione, come ictus, infarto e malattie renali. Alcuni dei principali tipi di antipertensivi includono:
Il trattamento dell'ipertensione dipende dalle problematiche cliniche individuali del paziente e può richiedere una combinazione di farmaci antipertensivi. È importante seguire le indicazioni del medico e monitorare regolarmente la pressione sanguigna durante il trattamento.
Gli antibiotici sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni dovute a batteri, ma non hanno alcuna efficacia contro i virus. Agiscono eliminando i batteri o impedendo la loro replicazione. Solitamente, ogni antibiotico è efficace solo contro alcuni tipi di batteri. Tra le classi di antibiotici si elencano:
Gli antibiotici vengono prescritti per trattare una vasta gamma di infezioni batteriche, tra cui infezioni delle alte e basse vie respiratorie, delle vie urinarie, della pelle e delle ferite, dell'orecchio, dei denti e per la prevenzione di infezioni dopo intervento chirurgico.
È importante seguire attentamente le istruzioni del medico e completare l'intero periodo di prescrizione anche se i sintomi migliorano prima. Ciò aiuta a prevenire la resistenza batterica e a garantire un trattamento efficace.
Gli antidepressivi sono farmaci utilizzati per trattare diversi disturbi come la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, le condizioni di stress post-traumatico, il dolore cronico e diverse altre patologie. Alcuni dei principali tipi di antidepressivi includono:
Questi farmaci agiscono su diversi neurotrasmettitori nel cervello per migliorare l'umore e ridurre i sintomi dei disturbi dell'umore. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico e informarlo di eventuali effetti collaterali o cambiamenti nei sintomi durante l'assunzione degli antidepressivi.
Gli antipsicotici sono farmaci utilizzati nel trattamento di sindromi e sintomi psicotici in particolare la schizofrenia, il disturbo bipolare e la depressione psicotica. Di seguito, un breve elenco dei principi attivi dei farmaci antipsicotici più comunemente utilizzati:
I farmaci antipsicotici sono numerosi, hanno differente meccanismo d'azione, formulazione e indicazione. In relazione ai loro effetti collaterali, è importante l'assunzione solo su prescrizione medica, attenendosi alle dosi indicate dallo specialista.
Gli antinfiammatori sono farmaci utilizzati per ridurre l'infiammazione, trattare la febbre, alleviare il dolore associato a varie condizioni, come l'artrite, patologie muscolari e nevralgie. Il meccanismo d'azione è dato dalla loro capacità di impedire la produzione di sostanze che causano o mantengono l’infiammazione. Alcuni dei principali tipi di antinfiammatori includono:
E' necessario seguire le indicazioni del medico sulla dose e sulla durata del trattamento, poiché possono causare effetti collaterali indesiderati se usati in modo improprio e per lungo tempo.