La discriminazione uditiva è la capacità di percepire, confrontare, distinguere e riconoscere suoni differenti attraverso l'udito, in modo da attribuire autonomamente a ciascuno di essi un significato di senso compiuto.
La discriminazione uditiva consiste nell'abilità di riconoscere come diversi i tratti distintivi dei singoli fonemi di una coppia. Si definisce fonema ogni suono della lingua che si differenzia dagli altri per una o più caratteristiche, definite “tratti”. Più in generale, la discriminazione uditiva è la capacità del cervello di organizzare e dare un senso ai suoni del linguaggio.
La percezione del parlato nel rumore è la capacità di percepire una voce rilevante in un ambiente rumoroso.
È importante per il successo della comunicazione, in generale, ma anche dal punto di vista della performance, tanto è vero che i musicisti ottengono prestazioni migliori rispetto ai non musicisti nei compiti di percezione del parlato nel rumore.
Quando si riesce a sentire il parlato, ma non a comprenderlo, si parla di perdita di discriminazione: una difficoltà accertata nell'udire. Spesso l'origine del disturbo rimane sconosciuta, tuttavia alcuni fattori compartecipativi sono:
Quando si nota una variazione nella capacità uditiva, è sempre meglio valutarne con attenzione i sintomi e le problematiche a essa associate. E' pertanto fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati per definire con correttezza il grado di disturbo e quali soluzioni intraprendere. Le tipologie di controlli a cui sottoporsi sono differenti e cambiano anche in base al sintomo.
Il test di ascolto dicoico, ad esempio, è una tecnica utile per analizzare le funzioni cognitive e cerebrali e consiste nella presentazione in cuffia di due stimoli acustici simultanei e diversi. Un altro test utile per valutare la capacità del paziente di comprendere il linguaggio in ambienti rumorosi è il test di discriminazione della parola nel rumore, che consiste nel presentare al paziente una serie di parole e contemporaneamente un rumore.
Una categoria di esercizi dedicati al miglioramento della discriminazione uditiva sono legati ai suoni e al soffio: spegnere la candelina oppure spingere una pallina posta su una superficie piana sempre soffiando contro di essa o, ancora, soffiare contro un foglio tagliato per fare muovere i vari filamenti.
Un altro esempio, invece, implica la capacità di ascoltare un suono identificando l'animale o lo strumento che lo ha generato..
La capacità di riconoscere suoni in un soggetto adulto comporta una serie di conseguenze positive che spesso si danno per scontate: lettura fluida e senza interruzioni, piena comprensione del linguaggio e capacità di intercettare delle sfumature di significato dettate dal tono della voce.
Al contrario, un deficit della discriminazione uditiva può causare delle alterazioni, proprio a partire dai contesti sopracitati, che è sempre bene monitorare nel tempo attraverso dei test specialistici.
Uno degli eventi che testimonia la capacità generale di percepire le differenze tra due eventi acustici in età infantile è dimostrata da studi elettrofisiologici secondo cui i bambini sono in grado di discriminare la voce della madre da quella di estranei.
Questa capacità è destinata a migliorare sempre più con la crescita e l'alfabetizzazione, pur considerando il contesto sociale come una variabile fondamentale.
Nel caso in cui il bambino dovesse presentare sintomatologie riconducibili a:
consigliamo di richiedere un parere medico e/o di monitorare le condizioni con dei test specialistici. È molto importante che i bambini, prima dell’ingresso nella scuola primaria, abbiano affinato le loro capacità uditive rispetto al riconoscimento dei suoni della lingua. Questo consentirà loro di riconoscere correttamente i suoni contenuti all’interno di una parola e associarli altrettanto correttamente al grafema corrispondente.
La perdita di discriminazione purtroppo è un processo irreversibile, perché le parti dell'orecchio che si deteriorano nel tempo non possono rigenerarsi; tuttavia, si può cercare di prevenire il disturbo e fare riabilitazione grazie agli apparecchi acustici, che hanno un ruolo fondamentale nel trattamento dell'ipoacusia. I dispositivi possono aiutare a rendere nuovamente udibili alcune frequenze filtrando, inoltre, i rumori di fondo, e facilitando la comprensione del parlato nel rumore.