Il nostro benessere uditivo non si limita soltanto alla salute delle orecchie, ma influenza direttamente anche le nostre capacità cognitive. Diverse ricerche scientifiche hanno esaminato come la perdita uditiva possa essere correlata ad un declino nelle funzioni cerebrali, evidenziando un maggiore rischio di deterioramento cognitivo tra coloro che non trattano la loro ipoacusia rispetto a individui con udito normale.
Il 30 luglio 2020, The Lancet ha pubblicato uno studio che identifica la perdita uditiva come uno dei principali fattori di rischio di deficit cognitivi. Secondo questo studio, il grado di perdita uditiva influisce direttamente sul rischio di sviluppare demenza:
Il deterioramento cognitivo correlato alla perdita uditiva è attribuito ad una ridotta stimolazione cognitiva. E' stato dimostrato che l'uso di apparecchi acustici per il trattamento del calo uditivo, riduce il rischio di declino cognitivo e che tale trattamento è più efficace quanto più precocemente viene affrontata e trattata l'ipoacusia.
Secondo studi recenti, l'uso appropriato degli apparecchi acustici può ridurre del 48% il declino delle capacità cognitive, inclusa la memoria e le funzioni logiche, negli anziani più suscettibili, entro un periodo di tre anni.
Per tale motivo, al paziente ipoacusico è fortemente raccomandato l'intervento precoce nella diagnosi e nel trattamento dell'ipoacusia mediante screening uditivi regolari e attraverso l’utilizzo di apparecchi acustici personalizzati che, favorendono migliori prestazioni delle funzioni direttamente correlate alle abilità cognitive, inibiscono o rallentano la progressione dei disturbi.
Il cervello interpreta i suoni che le orecchie captano in modo continuo, assegnando loro un significato. Una vita sociale attiva, ricca di relazioni sociali, stimola il cervello mantenendo vive le connessioni neurali essenziali per le funzioni cognitive. Sentire bene ci permette di comunicare con gli altri, riducendo le probabilità di isolamento sociale, solitudine e depressione.
Spesso, l'impatto della perdita uditiva sul benessere generale viene sottovalutato, considerandola solamente come un problema legato all'età. Nella realtà l'ipoacusia interessa tutte le fasce d'età anche se, le sue conseguenze, si manifestano maggiormente nella popolazione adulta. La difficoltà nel percepire i suoni, le parole, costringe il cervello a sforzi supplementari per interpretare le informazioni mancanti. Questo costante sovraccarico può portare a stress e affaticamento mentale, con effetti negativi sul benessere generale e sulle funzioni cognitive.
Circa 466 milioni di individui in tutto il mondo sono affetti da ipoacusia, mentre circa 50 milioni soffrono di demenza senile. Il trattamento precoce della perdita uditiva mediante l'utilizzo degli apparecchi acustici potrebbe contribuire a ridurre il rischio di deterioramento cognitivo.
I segni precoci di deficit cognitivi possono comprendere:
Di seguito, alcuni dei metodi più efficaci per preservare le funzioni cognitive e promuovere un invecchiamento cerebrale sano.
Data l'importante connessione tra perdita uditiva e declino cognitivo, è cruciale prendersi cura della salute uditiva oltre che della salute generale, attraverso controlli regolari dell'udito.
Gli apparecchi acustici sono efficaci nel trattare varie forme di ipoacusia e rappresentano un prezioso strumento nella prevenzione del declino cognitivo, migliorando il benessere generale e la qualità della vita delle persone che li utilizzano.