L'orecchio funziona come tutti gli altri organi del nostro corpo: più lo alleniamo, più sarà in forma. Ecco perché è utile svolgere degli esercizi per prevenire o rallentare la perdita di udito legata all'età e per migliorare la cosiddetta memoria uditiva.
Prendersi cura del benessere uditivo migliora la circolazione e la flessibilità cognitiva. È importante infatti continuare a fornire stimoli sonori al nervo acustico, che tende a impigrirsi se non viene adeguatamente sollecitato.
L’orecchio non è l’unico ad avere un ruolo nella nostra capacità di udire i suoni: anche il cervello gioca un ruolo importante. Possiamo ogni giorno migliorare la capacità del cervello di svolgere questa funzione esercitandolo ad esempio a concentrarsi sui suoni, localizzandoli e interpretandone la provenienza.
Ci sono inoltre tutta una serie di attività o consigli che servono ad allenare la mente e l'udito, come gli esercizi di logica, giocare a carte, la meditazione, lo yoga e persino alcuni cibi che contengono sostanze dal potere antinfiammatorio e antibatterico, come menta, aglio, curcuma, zenzero.
Esercitare l'udito è molto utile come esercizio di mantenimento e prevenzione da malattie conseguenti alla perdita uditiva (isolamento sociale, decadimento cognitivo), ma non corrisponde in alcun modo ad un rimedio. Nel caso di deficit permanente, gli esercizi di ascolto non sono sufficienti ed è bene rivolgersi a uno specialista per farsi consigliare l'apparecchio acustico più adatto.
Anche per chi usa apparecchi acustici esiste un training uditivo utile non solo a sentire, ma anche a comprendere. Infatti, se per un periodo prolungato i nervi acustici ricevono sempre meno impulsi, nel tempo si atrofizzano e l’ipoacusia diventa progressivamente uno standard. In questi casi possono essere molto utili gli esercizi per risvegliare l'udito.