Spesso un semplice accumulo di catarro in seguito ad un banale raffreddore può provocare un calo d’udito. Autunno, inverno e primavera, con l'arrivo delle allergie, sono le stagioni in cui si può facilmente incappare in un banale raffreddore o in quella forma di otite, clinicamente definita catarrale, che comporta l’accumulo di catarro nel condotto uditivo.
Il calo dell’udito dopo il raffreddore è una condizione di per sé abbastanza comune e priva di conseguenze, ma ad ogni modo poco gradevole a causa della sua lunga durata. Analizziamone insieme origini e rimedi.
Con l’accumulo di catarro nelle vie respiratorie superiori, condizione che si verifica anche in occasione di un semplice raffreddore, è possibile che la mucosa della cavità nasale e della faringe, nonché l’apertura della tromba di Eustachio, siano oggetto di infiammazione. Si parla, in tal caso, di raffreddore e di otite catarrale. Al fine di evitare sgradevoli complicazioni, è indispensabile evitare di soffiarsi il naso in modo eccessivamente violento. Così facendo, si ostacola, infatti, l’ingresso nella cavità timpanica di virus e batteri che potrebbero infiammare le mucose, provocando la chiusura parziale o totale dell’apertura che si collega alla tromba di Eustachio ed ostacolando la ventilazione della cavità timpanica. E’ questo il processo che si colloca all’origine del calo dell’udito dopo il raffreddore.
Il calo dell’udito dopo il raffreddore o in seguito ad otite catarrale è un’evenienza abbastanza comune, destinata a rientrare nei normali parametri nel giro di circa due settimane. Tuttavia, è opportuno rivolgersi ad un medico specialista otorinolaringoiatra che, dopo un’attenta visita, possa prescrivere un’adeguata terapia, solitamente a base di antibiotici e/o cortisonici. Anche l’omeopatia, con i suoi rimedi naturali, può venire in soccorso in caso di calo dell’udito dopo raffreddore. L’utilizzo della Pulsatilla, da applicare direttamente in loco, soprattutto quando l’orecchio si presenta rosso e gonfio, è risultato molto efficace. Silicea e Chamomilla svolgono un’azione molto simile alla Pulsatilla, caratterizzandosi inoltre per una funzione antidolorifica.