Talvolta, l’aumento del flusso sanguigno rende le donne in gravidanza maggiormente predisposte all’acufene.
L’acufene, il cosiddetto rumore fantasma che si manifesta sotto forma di fischi, sibili, fruscii e ronzii impercettibili alle orecchie altrui, interesserebbe maggiormente l’universo femminile. Recenti studi rivelano, infatti, una maggiore predisposizione delle donne a sviluppare acufeni in gravidanza. Alla sua origine vi sarebbe l’aumento della pressione sanguigna tipica della dolce attesa. Analizziamo a fondo le cause degli acufeni in gravidanza ed i possibili rimedi.
La principale causa riconducibile alla comparsa degli acufeni in gravidanza sarebbe la condizione di ipertensione, con conseguente aumento della pressione sanguigna, che interessa buona parte delle donne in dolce attesa. Talvolta anche gli squilibri ormonali caratteristici della condizione possono favorire l’insorgere dell’acufene: l’aumento di progesterone ne è un tipico esempio. Di fronte alla comparsa dei primi sintomi è opportuno non allarmarsi ed affrontare la situazione con la giusta dose di serenità, indispensabile per il benessere proprio e del nascituro. L’acufene, nella maggior parte dei casi, è strettamente connesso allo stato fisico e ai cambiamenti ormonali cui il corpo è soggetto in questa delicata fase ed è destinato a scomparire dopo il parto.
Adottare uno stile di vita sano ed una dieta alimentare bilanciata, particolarmente ricca di frutta e verdura, è di fondamentale importanza non solo per ridurre la percezione degli acufeni in gravidanza ma anche per favorire il proprio benessere in questa speciale fase della propria vita. Tra i principali consigli da seguire vi è senza dubbio l’assunzione quotidiana di almeno un litro e mezzo di acqua naturale e di integratori di sali minerali e vitamine che possano contribuire al proprio benessere generale nonché uditivo. Per favorire il proprio rilassamento, esistono dispositivi di arricchimento sonoro: la palla sonora, la squadra sonora ed il cuscino sonoro. Il loro obiettivo è quello di ridurre, se non addirittura eliminare, la percezione dell’acufene grazie all’emissione di suoni (solitamente rumore bianco) che possano donare una gradevole sensazione di relax.