Acufeni dopo concerto o discoteca, ovvero sibili, fruscii o ronzii che vengono percepiti dopo una serata all’insegna del divertimento. Solitamente tale percezione acustica è destinata a scomparire nell’arco di qualche ora.
Se così non dovesse essere, è bene non allarmarsi: i rimedi esistono e sono alla portata di tutti.
Dopo una serata in discoteca o ad un concerto, dove il volume della musica è decisamente molto elevato, capita frequentemente di percepire i cosiddetti acufeni.
La sensazione è quella di avvertire fischi, sibili e fruscii, in particolare prima di addormentarsi. Tutto ciò è il risultato di un’eccessiva e prolungata esposizione a rumori particolarmente intensi che danneggiano, o comunque irritano, le cellule ciliate della coclea, la parte più interna dell’orecchio.
Solitamente un periodo di “riposo acustico” di qualche ora favorisce il ripristino della normale funzionalità dell’orecchio e delle cellule cocleari, con conseguente scomparsa degli acufeni. Alcune volte però, se lo stress sonoro dura per tanto tempo o l’intensità del suono a cui ci si espone è estremamente elevata, il danno uditivo che ne consegue può essere permanente. In questi casi è necessario rivolgersi ad un medico specialista per la terapia opportuna.
In linea generale, è possibile affermare che adottare uno stile di vita sano, che preveda un’alimentazione equilibrata e un costante, sebbene moderato, esercizio fisico, sia il primo passo per preservare anche il proprio benessere uditivo. Un occhio di riguardo va all’alimentazione. Prediligere alimenti ricchi di melatonina quali olio di oliva, pomodori e noci, può migliorare considerevolmente la qualità del sonno. Mentre gli alimenti ricchi di zinco quali pesce, ostriche, legumi, cioccolato fondente e semi di zucca, possono addirittura alleviare la percezione del tinnito.
Limitare l’ascolto della musica ad alto volume sia in discoteca che in cuffia o tra le pareti domestiche preserva dai danni da rumore ben conosciuti e documentati. Se poi si lavora in ambienti rumorosi è indispensabile utilizzare gli otoprotettori (cuffie o tappi).
Il fischio o ronzio nelle orecchie dopo una serata in discoteca o un concerto di solito si attenua già mattina seguente. Nella maggior parte dei casi, l'acufene dopo la discoteca o un concerto ad alto volume scompare entro 16-48 ore, o una o due settimane in casi estremi. Indipendentemente dalla gravità del tuo acufene post-concerto, evita un'ulteriore esposizione a rumori forti che potrebbero aggravare ulteriormente il problema.
Se noti che il ronzio persiste per più di due settimane, consulta un medico o uno specialista di Amplifon per analizzare l'entità del danno nelle tue orecchie e discutere le possibili opzioni di trattamento.
Nonostante l'adozione di misure precauzionali, può comunque capitare di uscire da un concerto con un leggero ronzio nelle orecchie. Tuttavia, queste misure precauzionali faranno sì che l'acufene scompaia molto in fretta.
Se non si adottano misure preventive per proteggere l'udito, l'esposizione continua a forti rumori può portare a una perdita prematura dell'udito. Conosciuta anche come ipoacusia da rumore, questa condizione colpisce persone di tutte le età. I sintomi possono svilupparsi immediatamente o lentamente nel tempo e possono includere l'acufene, l'incapacità di sentire i suoni acuti o una sensazione di pressione nelle orecchie. Analogamente all'acufene, l'ipoacusia da rumore si verifica quando le cellule ciliate sensibili dell'orecchio interno sono danneggiate. Una volta che queste cellule ciliate vengono distrutte, non possono ricrescere.
L'ipoacusia da rumore può provenire non solo da un'esposizione costante alla musica ad alto volume durante i concerti, ma può anche derivare da altri hobby rumorosi o persino da luoghi di lavoro rumorosi. Azioni quali guidare la moto, cacciare, fare lavori di falegnameria, ascoltare musica ad alto volume tramite le cuffie o lavorare in un ambiente edile o industriale espone le orecchie a livelli di decibel dannosi. Come faresti a un concerto, indossa una protezione per le orecchie per evitare l'esposizione a rumori dannosi e proteggere l'udito anche in altre circostanze potenzialmente dannose.
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