Oltre agli apparecchi acustici, le persone non udenti possono ricorrere a cani per sordi, un prezioso aiuto nella vita di tutti i giorni. Si tratta di cani educati a riconoscere suoni che il padrone non riesce a percepire. Senza l'aiuto del compagno fidato il non udente sarebbe costretto ad essere costantemente vigile nei confronti di qualsiasi segnale, con un cane guida il padrone può dedicarsi ad altre attività senza rischiare, ad esempio, di perdere chiamate al telefono.
Come il cane guida per non vedenti diventa gli occhi del padrone, così gli Hearing Dogs, o cani per non udenti, diventano le sue orecchie. Questi, infatti, sono in grado di interpretare gli stimoli a cui sono stati addestrati e ascoltare al posto del padrone il telefono che squilla, il fornello acceso, oppure il citofono. È anche possibile addestrarli al pianto dei bambini o a determinati suoni, in base alle esigenze dell'utente. Dopo aver sentito un suono, il cane attira l'attenzione del padrone toccando la mano o la gamba e lo conduce sino alla fonte.
Il percorso di addestramento di un cane per sordi dura circa un anno e, sicuramente, cominciare a lavorare su un cane cucciolo facilita il processo, ma anche un cane di uno o due anni può diventare un ottimo Hearing Dog. Ogni persona non udente può personalizzare il percorso di addestramento a determinati comandi. Di solito, si abbina un periodo con l'istruttore cinofilo ad incontri in casa con il futuro proprietario. Il cane, infatti, deve conoscere la casa ma anche il compagno che andrà ad aiutare. Il cane, invece che rispondere ai comuni ordini verbali, viene addestrato per comprendere comandi semplici del sistema dei segni.
Se pensiamo ai cani guida, ci vengono in mente razze di taglia medio-grande: labrador, pastori o golden retriver. Come Hearing Dogs, invece, si prediligono quelli di taglia media o piccola che possono essere portati più facilmente in una borsa nei locali chiusi, ma anche più facili da tenere e controllare in appartamento. Infatti, se un cane guida per persone non vedenti può entrare ovunque - ristoranti, negozi, musei, spiagge ecc. - gli Hearing Dogs no, perchè non ancora riconosciuti dalle istituzioni italiane. In generale, comunque, il cane che viene scelto deve avere un temperamento calmo e socievole: uno diffidente, infatti, potrebbe trasmettere al proprio padrone un messaggio scorretto.
Il primo stato che ha visto la diffusione degli Hearing Dogs è stato il Regno Unito, dove sono presenti già dal 1982, seguito dall'Australia e dagli Stati Uniti. Si tratta però di un fenomeno in notevole crescita negli ultimi anni: nel Regno Unito, ad esempio, gli Hearing Dogs indossano anche una "divisa", un guinzaglio o un colletto arancione, che li rende riconoscibili. In Italia, però, l'addestramento di questi cani e il riconoscimento della loro importanza è ancora poco diffuso: attualmente, infatti, sono soltanto due le associazioni che se ne occupano, la U-dog di Vicenza e la Pet Paradise a Catania.
Ricorrere all'aiuto di un Hearing Dog è un grandissimo aiuto per le persone non udenti perché significa permettere loro di avere una vita autonoma e, soprattutto, non isolata, con grandi vantaggi che toccano sia la sfera sociale, che quella relazionale. Senza contare, poi, la loro importanza nello sventare o alleviare situazioni di grande pericolo per il padrone.
Per avere un Hearing Dog, non è necessaria nessuna procedura particolare, se non quella di addestrare il proprio amico a quattro zampe ad esserlo. L'addestramento può avvenire presso un ente specializzato o anche essere compiuto in privato. Molti padroni, infatti, scelgono di avviare un percorso in autonomia, abituando il proprio cane a riconoscere i suoni che possono essere fondamentali lungo tutta la giornata.
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