Orecchie tappate, orecchio ovattato e dolore. Sono questi tra i principali sintomi che molti lamentano dopo un'immersione. In particolare, nella fase di salita o discesa, prevale il senso di pressione all'orecchio o, nei casi peggiori, un dolore opprimente, accompagnato dalla sensazione di congestione del seno interessato. Spesso compare anche l'epistassi, ossia il sanguinamento delle fosse nasali. In alcuni casi il dolore può essere molto forte con conseguente dolore facciale. Riconoscere i sintomi è molto importante, non solo per gestirli ma anche per evitare che possano peggiorare fino alla perdita dell'udito.
Nel caso in cui, dopo un'immersione, si abbia la sensazione di un orecchio tappato e si sospetti un barotrauma, è necessario eseguire un'otoscopia. Il barotrauma è una lesione ai tessuti provocata dallo squilibrio tra pressione contenuta in una cavità corporea e la pressione esterna; ciò avviene quando si ci muove troppo velocemente verso una condizione in cui la pressione è più alta. Più si va in profondità, più aumenta la pressione. L'essere umano in questi casi subisce dei danni ai suoi tessuti in quanto, mentre l'aria si adatta, si comprime e resiste, i tessuti del nostro corpo non possono fare lo stesso.
Nel caso in cui dopo un'immersione il paziente lamenti uno dei sintomi tipici del barotruma, è indispendabile fare un'otoscopia che permetterà di verificare l'arrossamento o la perforazione del timpano, o il versamento di sangue, e tutti i potenziali pericoli per l'udito.
Si tratta di una manovra di compensazione forzata dell’orecchio medio e viene utilizzata principalmente in subacquea. Chiamata anche manovra Marcante-Odaglia, sfrutta il movimento e la pressione: la lingua chiude il collegamento con i polmoni, iniziando un movimento simile alla deglutizione, ed in seguito, fungendo da pompa, si muove verso l’alto, per esercitare la spinta pressoria verso l’orecchio medio.
Come si esegue questa manovra? Ecco tutti gli step della manovra Frenzel:
La manovra di Frenzel, come le altre manovre di compensazione, deve essere effettuata al bisogno e preventivamente, ai primi segnali di fastidio. Soprattutto, non si deve aspettare di arrivare a percepire dolore, ma agire prima. Più la differenza di pressione da riequilibrare aumenta, e più è necessario agire preventivamente.
Il metodo più efficace per evitare un barotrauma è intervenire tempestivamente. Il subaqueo deve intervenire alla prima sensazione di fastidio alle orecchie, facendo una manovra di compensazione che permetta di creare un'apertura volontaria della tuba uditiva.
L'intervento tempestivo è quindi fondamentale: intervenire in presenza di dolore significa intervenire in presenza di un danno al timpano che si è già manifestato. L'otoscopia, in questo caso, rileverà un danno al timpano che apparirà arrossato o, peggio ancora, infiammato. La compensazione è quindi fondamentale: una compensazione corretta ed efficace permette una discesa sicura e priva di inconvenienti; al contrario, il subaqueo, subirà un barotrauma.
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