Da Amplifon – leader globale del mercato retail dei servizi per la cura dell’udito – arriva un decalogo di comportamento per la comunicazione inclusiva.
Dieci semplici regole applicabili da tutti e in grado di superare le difficoltà che le persone affette da disturbi uditivi possono incontrare in questa fase di emergenza sanitaria, anche a causa del necessario utilizzo dei dispositivi di protezione individuale:
L’ipoacusia “da mascherina” - come ricorda ORL.news, il primo portale web italiano dedicato a contenuti scientifici in ambito ORL e supportato dal Centro Ricerche e Studi Amplifon, riportando una ricerca della Hispanic Hearing Healthcare Access Coalition - rappresenta un fenomeno diffuso per il quale è necessario ricercare soluzioni in tempi rapidi.
La mascherina provoca infatti un rimbombo della voce, con un calo nelle frequenze acute, le prime ad essere avvertite meno da chi ha un calo dell’udito. Inoltre, l’intensità del suono per chi ascolta diminuisce di quattro volte per ogni raddoppio della distanza fra gli interlocutori.
Stime mediche dei ricercatori dell’Ospedale di Portland, sempre riportate da orl.news, indicano come l’istintivo gesto di abbassare il dispositivo di protezione - avvicinandosi a chi sta parlando - per sentire di più possa, inoltre, aumentare le occasioni di contagio da Coronavirus.
“Il nesso tra utilizzo delle mascherine - al netto della loro assoluta necessità - e incidenza sull’isolamento delle persone ipoacusiche richiede particolare attenzione e una risposta puntuale e tempestiva soprattutto in termini di comportamento da parte di tutti noi”, ha sottolineato il Professor Alessandro Martini, Ordinario di Otorinolaringoiatria dell'Università degli Studi di Padova e già Direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’ateneo. “All’aumentare della distanza fra gli interlocutori, si somma l’effetto di schermatura del suono collegato all’uso della mascherina e questo riduce l’intensità sonora più che proporzionalmente. A questo fattore va aggiunto il rimbombo della voce e la conseguente difficoltà, per i soggetti ipoacusici, di identificare le frequenze acute, le prime ad essere perse”, ha aggiunto il Professor Martini.
I disturbi dell’udito sono un fenomeno che in Italia riguarda oltre 7,3 milioni di persone - circa il 12% della popolazione, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - ma che, ancora oggi, sconta un basso tasso di sensibilità: solo il 31% degli italiani ha, infatti, effettuato un controllo dell’udito negli ultimi cinque anni, mentre il 54% non lo hai mai svolto (fonte: Ministero della Salute).
Nel contesto attuale, la prevenzione dei disturbi uditivi gioca un ruolo ancora più fondamentale. Per questo la famiglia Amplifon rimane sempre al tuo fianco attraverso un protocollo straordinario attuato in tutti i negozi per erogare i nostri servizi in massima sicurezza.
Noi #ContinuiamoAdAscoltare per rimanere sempre accanto a te e al tuo udito.