I disturbi dello spettro autistico nei bambini sono in costante aumento negli ultimi anni e molti studiosi si stanno interrogando sulla possibile correlazione tra autismo e problemi di udito. Cerchiamo di capire quali sono le differenze tra queste due diverse problematiche e quali gli eventuali punti di incontro.
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che si può manifestare già in tenera età, ma è molto difficile da diagnosticare. Esistono moltissimi gradi di autismo, ma nelle forme più complesse questo disturbo comporta problemi di relazioni sociali, difficoltà di comunicazione e di apprendimento, ridotta sensibilità a stimoli di tipo uditivo e di altro tipo e riduzione del campo di interessi.
Negli ultimi anni sono aumentate le diagnosi relative a questa problematica, ma forse non solo e non tanto perché vi siano più casi, ma soprattutto perché è aumentata la consapevolezza dell’esistenza di questo disturbo, che semplicemente in passato non veniva diagnosticato. Oggi si stima che un bambino su 77 soffra di autismo e i dati sono in costante crescita, la diagnosi è sempre più precoce e può avvenire anche prima dei 30 mesi di vita, le categorie più esposte sembrerebbero essere i maschi rispetto alle femmine.
Cosa spinge i genitori a mettere in relazione i problemi di udito e i problemi di autismo? Il primo segnale di allarme è dato dal fatto che il bambino non risponde quando viene chiamato. Questo comportamento induce gli adulti a ritenere che il piccolo possa avere problemi di udito e di autismo, ma non è assolutamente detto che siano presenti entrambi questi disturbi. Per scoprirlo è sufficiente sottoporlo ad un semplice test dell’udito, che possa escludere almeno la prima possibilità, a quel punto ci sono molti altri comportamenti che vanno osservati per valutare se il piccolo soffre di un disturbo dello spettro autistico, e che solo un team di professionisti può riconoscere.
Ci sono poi altri fattori comuni tra autismo e problemi di udito, che possono generare confusione e rendere più difficoltosa la diagnosi: entrambe le patologie possono indurre un ritardo nel linguaggio, relazioni sociali più diradate e un maggiore desiderio di isolamento sociale. Eppure, raramente le due patologie coincidono nello stesso bambino e quando ciò accade, le due cose non sono strettamente correlate tra loro. Piuttosto si è evidenziato come gli eventuali problemi uditivi nei bambini autistici siano di tipo neurosensoriale e riguardino le vie nervose centrali e non l’apparato trasmissivo.
Per concludere, risulta indispensabile capire il prima possibile se il bambino ha problemi di udito o problemi di autismo e distinguere nettamente le due problematiche: nel primo caso sarà sufficiente una visita specialistica per individuare l’eventuale deficit uditivo e intervenire tempestivamente, nel secondo caso potrebbe essere necessario un percorso clinico e terapeutico più complesso.