Orecchie rosse e calde, gonfie e dolorose al tatto: può succedere a tutti e le cause di questo disturbo possono essere di varia natura. Generalmente si tratta di un aumento improvviso del flusso sanguigno provocato da bruschi passaggi da un ambiente caldo a uno freddo, dal consumo di alcol o di cibi speziati, da variazioni ormonali (le vampate della menopausa, per esempio) e persino da alcuni farmaci.
Tuttavia, all’origine di questo fenomeno fastidioso possono esserci anche delle infezioni batteriche che coinvolgono la pelle. Screpolature e fissurazioni, punture d’insetto o tagli possono essere la porta d’ingresso per microbi e batteri che scatenano la reazione infiammatoria. In questo caso, l’orecchio è molto dolente e sono presenti altri sintomi a livello sistemico, come febbre e brividi, spossatezza e linfonodi ingrossati.
Anche alcuni eczemi e dermatiti possono causare un’infiammazione della pelle che riveste le orecchie. Nella dermatite seborroica, per esempio, la cute si presenta arrossata, pruriginosa, desquamata e con macchioline bianche che possono estendersi anche all’orecchio medio. Quando si manifesta questa patologia dermatologica gli stessi disturbi sono presenti anche in altre zone cutanee: cuoio capelluto, inguine, ascelle e tutte le aree ricche di ghiandole sebacee.
Più raramente, le orecchie calde e rosse possono essere causate da patologie come la policondrite recidivante, rara malattia reumatica autoimmune che colpisce la cartilagine dell’orecchio, oppure la pericondrite dell’orecchio, un’infiammazione non sempre di natura infettiva, che si presenta sul padiglione auricolare, in seguito a traumi (anche un piercing), punture d’insetto o correlata ad altre malattie sistemiche.
Molto più di frequente, però, le orecchie diventano calde e rosse per motivi di altra natura. Stress, ansia, timidezza, ira e altre emozioni forti possono dare il via al processo di vasodilatazione e causare arrossamenti intensi e improvvisi di viso, collo e orecchie, che durano qualche minuto. Infine, anche una scottatura solare può essere all’origine di questo disagio.
Esiste poi una vera e propria sindrome dell’orecchio rosso, una malattia piuttosto rara che prende il nome di eritromelalgia auricolare. Questo disturbo è provocato dalla vasodilatazione rapida e intensa delle piccole arterie delle orecchie. I sintomi, forte bruciore doloroso, arrossamento e calore al tatto, possono durare pochi minuti oppure alcune ore e si presentano generalmente da una parte sola.
In alcuni casi questi sintomi insorgono spontaneamente e senza un apparente motivo. In altri, invece, l’arrossamento e il bruciore sembrano presentarsi in seguito allo sfregamento dell’orecchio, o per il freddo o il caldo. Al momento non è ancora chiara la causa di questa sindrome, che può essere di natura idiopatica (ossia senza una causa conosciuta) oppure può presentarsi come secondaria ad altre patologie, come quelle del midollo spinale, il diabete mellito, l’artrite reumatoide, l’ipertensione venosa.
Arrossamenti, calore al tatto, ma soprattutto gonfiore possono essere il campanello d’allarme di alcune patologie che possono insorgere anche nei bambini. Accompagnate da febbre alta, le orecchie gonfie possono essere un sintomo, per esempio, della parotite (orecchioni), della sesta malattia esantematica, di un’otite esterna acuta.
Bambini piccoli e neonati non riescono a verbalizzare il fastidio all’orecchio, è quindi importante osservare comportamenti e gesti che sono rivelatori del dolore. Irritabilità, pianto inconsolabile, il toccare continuamente le orecchie possono essere ricondotti a un problema di questo tipo. È importante rivolgersi al pediatra il prima possibile, in modo che sia identificato il disturbo e avviata una terapia appropriata. In assenza di certezza è meglio evitare impacchi freddi o caldi alle orecchie, lavaggi o rimedi fai da te.