Utilizzata dagli arabi nel XI secolo, la manovra di Valsava consiste in un’inspirazione relativamente profonda seguita da un’espirazione forzata a glottide chiusa della durata di 10 secondi. In altre parole, il naso è bloccato e la persona espira aria anche con la bocca chiusa. La manovra viene utilizzata contro il singhiozzo e la tachicardia, ma anche per normalizzare la pressione nell’orecchio medio.
La manovra di valsalva viene utilizzata per normalizzare la pressione dell'orecchio medio. Ma è necessario essere cauti: infatti, c'è il rischio di danni uditivi dovuti alla sovrapressurizzazione dell'orecchio medio.
La manovra è utile quando si verifica un rapido aumento della pressione, come ad esempio avviene durante le immersioni (nella fase della discesa) o in aereo. In questi casi, la pressione tiene chiuse le trombe di Eustachio e impedisce la normalizzazione della pressione attraverso il timpano.
Per evitare queste conseguenze, la deglutizione ripetuta permette all’orecchio di normalizzare la pressione aprendo le trombe di Eustachio.
Per effettuarla, basta seguire queste azioni: inspirare profondamente, tappare il naso con le dita e compiere un'espirazione forzata a bocca chiusa; contemporaneamente è necessario contrarre i muscoli dell'addome. Seguendo queste indicazioni aumenterà la pressione all'interno del petto e della pancia.
La tecnica permette in poco tempo di alleviare la pressione all'interno dell'orecchio, attraverso l'apertura delle trombe di Eustachio.
Non si devono sottovalutare i rischi: il continuo impiego della manovra di Valsalva può portare all’insorgenza di problemi posturali, di respirazione, di pressione del sistema sanguigno, di pressione intra-cranica, rigidità muscolari e problemi ormonali dovuti alla carenza di ossigeno. Inoltre, la sovrapressurizzazione dell'orecchio rischia di arrecare serie danni all'apparato uditivo.
In alternativa alla Manovra di Valsalva, si può eseguire la manovra Frenzel (o Manovra di Marcante-Odaglia), tecnica di compensazione usata soprattutto in subacquea: si esegue sfruttando la chiusura delle vie respiratorie inferiori e superiori così da non sollecitare i polmoni.
In particolare, è necesario spingere la lingua verso la gola e attuare un movimento simile alla deglutizione; subito dopo, spingere la lingua verso l’alto, verso il palato molle, per esercitare una spinta verso l’orecchio medio. Mentre le vie respiratorie inferiori si chiudono con la lingua, le vie aeree superiori devono essere chiuse tappando il naso.
Nel caso in cui non sia possibile alleviare la pressione nell'orecchio con queste manovre, è consigliabile consultare un medico.